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NIZZA - CHAMONIX

14,15,16 e 17 Agosto 1995

Appunti di viaggio - Direttamente dalla mia agenda

  La lista delle foto





Partenza: 13.8.1995, ore 8:25, Km.44.440

Asti - Bra - Cuneo - Fossano - Limone

Uscita autostrada Casale M. Sud

Tra Casale ed Asti bella prospettiva sul paesino di Moncalvo. Inizio a zigzagare tra colline tappezzate di vigne e campi di girasole osservando di tanto in tanto i merli di qualche castello o la regalità delle antiche ville padronali, mentre il cielo sopra di me diventa a mano a mano più sereno. Ad Asti non si vede più nemmeno una nuvola. Che benessere. Direzione Cuneo, ore 10:20. Tra Fossano e il Col di Tenda 30.000Lit di benzina km. 44.686 (245) ore 11:45.

Due passi a Vernante prima di mezzogiorno. Il centro antico del paese è molto grazioso. Compro un ottimo pane di segale, una formaggella parzialmente stagionata ed una Kronenbourg da 66. I prati di Limone Piemonte mi aspettano per questo pranzetto da re. Ora sono circa le 14:00 e mi sono appena svegliato da una pennica imperiale al fresco di un bel prato cullato dai campanacci di un gregge di mucche che pascolano di fronte a me sul versante opposto della valle.

Si riparte verso la terra di Francia dopo aver salutato la famigliola piemontese che ha diviso con me il fresco di questo posto.

Ore 15:15 : ripasso con piacere dal Col de Brovis, dove la mia Cagiva 125 arrivò stracotta (1984) andando verso la Spagna, e dove l'ultima volta mi feci una bella insalata in compagnia del mio fido R45 (1991), mentre percorrevo lo stesso itinerario. Il bar sotto un'accogliente frasca per fortuna è ancora là. Passo il colle accompagnato da una rinfrescante pioggerellina.

Arrivato ad Escarene, cerco di evitare di passare per il centro di Nizza, e così mi dirigo verso Berre des Alpes: un incantevole paesino arroccato in cima ad uno sperone roccioso. Parto velocemente a vedere com'è Contes prima che arrivi il temporale. Km. 44.802 ore 16:30

Contes non è male, anche se non particolarmente caratteristico. Da Contes salgo ancora una volta in direzione di Chatenneuf de Contes (così è indicato sulla mia cartina, ma qui i cartelli riportano Chatenneuf de Vielleville). È molto suggestivo vedere le rovine della città vecchia, arroccate in cima ad un colle da cui si gode uno stupendo panorama sul golfo di Nizza fino (credo) alla punta di Antibes. Ora sono fermo ad Aspremont, perché il temporale che mi minacciava da tempo è riuscito a raggiungermi. Sono seduto sulla vetrina delle farmacia (pure di turno) sotto un provvidenziale balcone. Credo che dovrò mettere la tuta impermeabile per raggiungere la costa. Km. 44.836 ore 17:50.

Così infatti è stato: per pochi chilometri un bell'acquazzone mi accompagna, regalandomi il piacere di arrivare nel caos del traffico della periferia di Nizza mentre la pioggia smette ( e ritorna il caldo) bardato di tutto punto con l'attrezzatura da pioggia. Il traffico è micidiale e non mi aiuta nella ricerca del campeggio. Scappo letteralmente da Juan-les-Pins per la puzza di smog che vi staziona (assieme ad alcune migliaia di automobili tutte incolonnate) e dopo varie peregrinazioni approdo ad un campeggio a Mandelien, qualche chilometro fuori Cannes. Trovo a fatica un posticino per la mia tenda, faccio una corroborante doccia, e poi inizio i preparativi per la cena. I fusilli alle vongole vengono niente male. Mentre mi sto deliziando con la cena, ricomincia a piovere, e questo mi fa desistere dal fare due passi fino al mare.

Così la mattina alle 7 sono già sveglio, per vedere con piacere che le nuvole se ne sono andate. La giornata è stupenda, e questo mi invoglia ad accelerare i preparativi per la partenza. Ora sono a Cannes, all'inizio della famosa Croisette; ho appena finito di gustare una classica baguette con marmellata e l'ultimo sorso di aranciata mi aspetta lì nel bicchiere. Un'occhiata alla cartina per gli ultimi ritocchi all'itinerario, e poi via ! Km. 44.893 Ore 9:20.

Mi concedo una deviazione per le Gorges de la Vesubie: molto belle. Ridiscendo sulla statale 202 e faccio benzina a Plan de Vars. Km 44.972. E adesso Cian ! Mi fermo ancora a Fovet sur Var per prendere del patè de champagne alle erbe e una birra. Bello il paese vecchio arroccato sulla montagna. Dopo pochi chilometri ecco il bivio per le Gorges de Cian; e la moto appena entrati nella strada delle gole compie 45.000 Km. Auguri !

Questi 22 chilometri di strada sono da mettere nell'elenco delle più belle strade delle Alpi. È un crescendo mozzafiato di paesaggi unici: dall'inizio, quando le gole sono simili a tante altre che si trovano in questa zona, fino a quando nella "grande clue" il cielo sembra scomparire e sia ha l'impressione di trovarsi in una grotta più che in una gola. Alla fine delle gole ci si ritrova di colpo e inaspettatamente immersi in un paesaggio decisamente alpino: torna improvvisamente il verde dei prati e delle conifere; mentre ancora frastornati per la bellezza del tratto di strada appena percorso quasi ci si scorda che pochissimi chilometri prima si era ancora sulla costa del mare.

Mi accoglie il paesino di Beuil: un gioiellino di compostezza in una valle dolcissima che gli fa da scrigno. Qui trovo finalmente del pane e una seconda birra per riserva. Mi fermo per il pranzo nel paesino di Valberg, paradiso per gli sport invernali, dove trovo un immenso ed accogliente parco pubblico davvero ben tenuto che è il luogo ideale per il mio pic-nic. Purtroppo comincio a sentire qualche tuono in lontananza: vediamo come va a finire ....

Prima di arrivare sul Col de la Cayolle ritrovo il bar dove mi ero già fermato una volta: ho anche una foto lì davanti ad una fresca birra. Scendo da Valberg verso Guillaumes (castello!) con una ripida discesa che apre dei magnifici panorami sulla valle. Arrivo nel fondovalle a Guillaumes mentre comincia a piovere piuttosto insistentemente, e così trovo riparo per qualche minuto sotto il tetto di un antico lavatoio.

Fortunatamente la pioggia non dura molto, ma è solo una tregua. Viste le condizioni del tempo (il temporale sta arrivando da sud) a malincuore decido di non entrare a vedere le Gorges de Daluis che già conosco e faccio subito rotta verso il Col de la Cayolle. A St. Martin d'Entraunes mi concedo una piccola sosta per visitare l'antica chiesa, e poi mi infilo la tuta impermeabile. Scelta azzeccatissima perché solo pochi metri fuori dal paese piove a dirotto. Dura solo per pochi chilometri. Entusiasmante la salita al Col de la Cayolle anche se il tempo non è bello. La discesa dal passo va per pratoni, molto belli; poi vengono le Gorges de Bachelard con impressionanti passaggi in costa a picco sul torrente sottostante. La strada è divertente, anche perché continua a passare da un lato all'altro del torrente su arditi ponticelli, tutti con i parapetti in ferro battuto verniciato di verde.

Ora mi trovo a Barcellonette. Il paesino è molto grazioso: vado a fare due passi per il borgo antico. Ore 17:25, Km. 45.109. Molto bello, c'é il mercatino per la via principale, c'é un sacco di gente, mi compro per ricordo un coltellino Opinel. Escursione di 4/5 Km a Le Sauze prima del Col de Vars. Un largo stradone di fondovalle porta al bivio per il Col de Vars: prendo a sinistra, mentre la strada di destra porta in Italia attraverso il Colle della Maddalena. (Col de Larche per i francesi ?)

Ci si arrampica sul Vars con maestosi tornanti nel tratto finale. Bella la vista sulla valle alle spalle. La discesa verso Guillestre passa per alcuni caratteristici paesini, e nel tratto finale offre una magnifica vista sull'altopiano dove sorge la fortezza di Mont Daphin, che domina l'abitato di Guillestre. (Circa 1000 m slm). Arrivo a Guillestre mentre ricomincia di nuovo a piovere: un brutto temporale sta scendendo dal nord della valle. Dopo qualche indecisione mi dirigo verso il Camping. Fortunatamente la pioggia non è molto forte mentre monto la tenda. Menù: fusilli ai funghi porcini, jambonnette e birra di ottima qualità.

Mentre cucino la pioggia continua a cadere, e un rivolo d'acqua decide di trovarsi un percorso che passa proprio intorno all'appoggio del cavalletto laterale della mia moto. Il tonfo che sento dall'interno della tenda è sicuramente il rumore più brutto che un motociclista possa sentire. Sigh. La sera faccio un giro in paese; c'é un gruppo che suona nella piazza principale, la gente balla nonostante il freddo. Ora sono le 7:30 di mattina, sto aspettando che la tenda asciughi un pò per poterla piegare. Destinazione: Chateau Queyras. Partenza Km.45.170 h.8:45

Usciti da Guillestre si imbocca la strada per Isoard-Queyras e si passa per la Combe de Queyras con panorami e passaggi in costa nella roccia letteralmente mozzafiato. Dopo tutto quello che avevo già visto lungo questo itinerario non pensavo di rimanere ancora così impressionato. Il castello di Queyras è molto bello, è abbarbicato su uno sperone roccioso quasi al centro della vallata. è quello che si nota in modo particolare scendendo dall'Isoard percorrendo l'itinerario in senso inverso. Carino anche l'abitato di Aiguilles, dopo il quale c'é un fantastico campeggio nella pineta (sulla destra salendo) proprio lungo la strada. Ora sono nel caratteristico paesino di Abries, e devo confessare che è la prima volta che mi capita di essere seduto al tavolino del bar e vedere in lontananza nei prati delle coste erbose appena fuori il paese delle marmotte che giocano mentre io faccio colazione. Ora mi manca solo il succo di frutta e poi andiamo a vedere se riesco a raggiungere il punto panoramico del "Gran Belvedere" proprio sotto il Monviso. Il cielo intanto si sta annuvolando, lentamente, ancora una volta ....

Purtroppo scopro che al belvedere non si può' arrivare in moto, ci vuole almeno una mezz'ora di sentiero a piedi. Sarà per la prossima volta. Benzina a Vielleville.

Il passo dell'Isoard è bello e selvaggio come sempre. Arrivo a Briançon verso le 13:00 Km. 45.272. Due passi di relax. La vallata dopo Briançon, pur essendo molto ampia, è a dir poco sublime: le montagne che la circondano da entrambe le parti sono tutte stupende. Bella la salita al Col de Lautaret, ma davvero esaltante arrivare ai 2640 m. del Galibier. Panorama notevole su entrambi i versanti. Scendendo trovo un torrente accogliente per fare la festa alla mia baguette diventata ormai quotidiana, con patè e birra. Oggi sono un po' in ritardo: parto alle 15:30 Km .45322. Passo vicino a St.Michel e imbocco il lungo fondovalle che mi porta fino a Modane. Qui arriva il tunnel del Frejus, quindi si incontrano parecchi italiani per la classica escursione da Bardonecchia. Mi concedo una birra per far scendere completamente la baguette col patè che oggi mi sono sbafato tutta intera. Non perdo troppo tempo e continuo per un'ampia strada di fondovalle verso Lanslebourg. A sinistra c'é sempre la compagnia dell'imponente Massif de la Vanoise, mentre all'altezza di Aussois dalla strada si ha una bellissima vista sul forte dell'Esseillon, fatto costruire nel XIX secolo dai Savoia.

A Lanslebourg continuo per la statale 902 in direzione del Col de l'Iseran. Appena prima che la strada cominci a salire rapidamente si incontra il caratteristico paesino di Bonneval sur l'arc. Cominciando la salita si gode un magnifico panorama sul villaggio e su tutta la valle. Man mano che si procede nella salita, il paesaggio si fa via via più aspro e meno verde. L'ambiente diventa sempre più selvaggio e la strada si inerpica sempre più a fatica tra le rocce; sembra quasi che gli ultimi tornanti prima del passo siano stati strappati con fatica alla montagna, che rabbiosamente cercherà prima o poi di riprenderseli. È con queste sensazioni (e un pò di freddo ) che giungo ai 2779 metri del Col de l'Iseran, godendomi l'incantevole vista sui ghiacciai delle montagne ad est del passo, lungo la cresta che separa la Francia dal Parco Nazionale del Gran Paradiso sul versante italiano. La discesa in Val d'Isere è altrettanto ripida ed emozionante. Km 45.438 Passo velocemente il paese, che già conosco, e continuo verso Bourg St. Maurice. Bello il laghetto che si costeggia prima del bivio per Tignes, famosa località di sport invernali.

Vista l'ora tarda, a Bourg St. Maurice decido di "tagliare" verso il Cormet de Roselende. Di questa decisione sono rimasto entusiasta. La strada dapprima sale nel bosco, poi esce su di un bell'altipiano. Appena dopo il passo il panorama si apre improvvisamente su di uno stupendo laghetto alpino, con qualche baita sulle rive. Un luogo davvero incantevole. Durante la discesa verso Villard sur Doron si gode un bellissimo panorama sulla valle del Doron che "fugge" verso ovest, e poi "tagliando" nuovamente verso il Col de Fourclaz, si passa attraverso alcune magnifiche coste puntellate di fattorie, osservando dall'alto l'abitato di Ugine. Non passo nemmeno per il centro di questa grossa cittadina, e dirigo le ruote direttamente verso Megève, attraverso le belle Gole dell'Arly. Arrivo a Megève che è ormai molto tardi e piazzo la tenda. Km 45.555

La mattina dopo, andando verso Chamonix percorro una bella strada panoramica in costa, e rimango estasiato davanti allo spettacolo del ghiacciaio del Monte Bianco che sembra così vicino. Km 45.603 Due passi d'obbligo a Chamonix, ormai in mano ai giapponesi, e poi via verso Martigny attraverso l'insospettatamente bello passo della Fourclaz (omonimo di quello fatto il giorno prima). A martigny vengo colpito dalla presenza di un'arena romana, molto piccola, ma decisamente ben conservata. Briga Km 45.722, Passo del Sempione, Verbania-Intra Km 45.828 ore 15:00 circa. Arrivo a Ispra Km 45.833
 

Tot. 1.393 Km in 3 giorni e mezzo.
 

Cittiglio - Cannes 453 Km

Cannes - Guillestre 277 Km

Guillestre - Megeve 385 Km

Megeve - Ispra 278 Km